Il primo gruppo di continuità a transistori

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Andrea Modenesi, Amministratore Delegato di Powertronix, racconta un momento fondamentale nella storia dell’industria elettronica moderna.

Ci ritroviamo negli anni ’70, un’epoca di cambiamenti tumultuosi nel mondo della tecnologia, dove i transistori stavano rivoluzionando l’elettronica. È in questo contesto che un uomo, dotato di straordinaria intuizione e abilità ingegneristica, si prepara a compiere un’impresa senza precedenti: l’invenzione del primo gruppo di continuità (UPS) a transistori.

“La nostra casa era piena di schemi elettrici, componenti sparsi e quell’odore caratteristico di saldatura che si diffondeva dal suo banco di lavoro. Ogni giorno, tornando da scuola, ero eccitato all’idea di vedere quali progressi avesse fatto. Mio padre, sempre assorto nei suoi pensieri, lavorava instancabilmente, attento a ogni dettaglio, conscio dell’importanza del suo lavoro.

Un pomeriggio, mentre ero in casa a giocare, la curiosità mi ha spinto verso il suo laboratorio. Avevo circa cinque anni e, come ogni bambino di quell’età, ero mosso da una insaziabile voglia di esplorare. Mi avvicinai al banco da lavoro, dove il prototipo del suo gruppo di continuità era collegato e in funzione. Senza capire la pericolosità di ciò che stavo facendo, allungai la mano e toccai uno dei componenti. Ricordo la scossa che percorse il mio corpo, un misto di sorpresa e dolore, seguito dal volto preoccupato di mio padre che accorse immediatamente.

Quell’evento mi ha fatto capire, anche se in modo brusco, la potenza e il potenziale di ciò che stava creando.

In un’epoca in cui i cali di corrente potevano causare danni irreparabili a dati e apparecchiature, Il gruppo di continuità a transistori di mio padre non era solo un’invenzione, era una rivoluzione che offriva una soluzione inedita ed affidabile.”

Questo avvenimento ha segnato l’inizio di un’era moderna per gli UPS, dando inizio a una serie di innovazioni che avrebbero plasmato il futuro del settore.

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