Domande di carattere generale
Cos’è un UPS?
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Un gruppo di continuità (detto anche UPS, dall’inglese Uninterruptible Power Supply) è il sistema più semplice ed efficace che si usa per mantenere costantemente alimentate apparecchiature elettriche che sarebbero danneggiate da improvvise mancanze di tensione. L’UPS, inoltre, neutralizza le perturbazioni presenti nella rete elettrica, la stabilizza perfettamente e protegge le apparecchiature dai disturbi qualunque siano le condizioni di rete. L'UPS fornisce tensione anche in caso di mancanza di rete, con un'autonomia in genere sufficiente per garantire la sicurezza delle persone e dell’impianto.
Perché serve un UPS?
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È necessario utilizzare un gruppo di continuità in tutti i casi in cui l’apparecchiatura che si vuole alimentare non può essere spenta improvvisamente, senza seguire un’idonea procedura. È conveniente utilizzare un gruppo di continuità per proteggere le apparecchiature dai disturbi di rete e dalle sovratensioni in ingresso.
Qual è il tipico uso di un UPS?
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Uno scenario tipico è l'alimentazione di un computer: in caso di mancanza di energia (causata da un blackout, un temporale o altri motivi) è possibile salvare il lavoro corrente prima che il computer si spenga, evitando in questo modo di perdere dati. In generale, qualsiasi dispositivo elettronico può trarre beneficio dall'uso di un gruppo di continuità: sistemi di telecomunicazioni, sistemi di videaregistrazione digitali, sistemi di controllo dell'accesso, sistemi di sicurezza...
Qual è l'UPS più adatto a me?
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I parametri per la scelta dell'UPS sono molteplici. Uno dei più importanti è la potenza richiesta. Poi c'è il tipo di carico: quello di tipo switching (tipico per apparecchiature informatiche), come nel caso dell'alimentatore dei computer e delle periferiche moderne, è meno sensibile a variazioni di tensione anche ampie (se 220-230 V è la tensione nominale, anche 180 V saranno sufficienti per il funzionamento della quasi totalità dei PC e delle relative periferiche). Un altro parametro da non trascurare, infine, è il tempo di autonomia richiesto dall'UPS.
Cosa significa "VA"?
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Le case produttrici esprimono in volt-ampere (VA) la capacità di un UPS. In linea generale, se sorge la necessità di convertire i VA in Watt, si va a moltiplicate il valore VA per il fattore di potenza. Questo fattore può assumere valori compresi tra 0 e 1 (dove il valore migliore è più vicino a 1), ed è il rapporto tra la potenza attiva (W) e la potenza apparente (VA) e può essere assunto come indice dell'efficienza di un gruppo di continuità. Un paio di esempi: un UPS da 1000VA con fattore di potenza 0,6 è in grado di erogare circa 600Watt (1000VAx0.6=600Watt). Un UPS da 1000VA che è in grado di erogare 700W avrà un fattore di potenza migliore (1000VAx0,7=700Watt). Ancora, un UPS da 1000VA/500W avrà un fattore di potenza di 0,5, il peggiore tra i tre.
Qual è la differenza tra UPS stand-by, line-interactive e on-line?
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Negli UPS di tipo stand-by, la corrente in ingresso va direttamente ad alimentare i dispositivi, anche in presenza di disturbi, che siano lievi o gravi. L'alimentatore intanto mantiene la batteria carica per far sì che sia pronta nel caso la tensione uscisse fuori range, o in caso di blackout. Hanno un tempo di intervento di circa 10 ms. Negli UPS di tipo line-interactive, invece, la corrente in ingresso viene “filtrata” e riportata nei valori di tolleranza tramite AVR solo nel caso di pericolose variazioni. Nel caso di disturbi più gravi o in mancanza di corrente, l'inverter attiva le batterie alimentando con corrente “pulita” i dispositivi collegati. Il tempo di intervento è nell’ordine dei 5-10 ms, sufficiente affinché le apparecchiature rimangano comunque accese, pur rimanendo brevemente senza tensione in ingresso. Negli UPS di tipo on-line, infine, la corrente alternata in ingresso, proveniente dalla presa a muro, viene convertita in corrente continua per la ricarica della batteria. Avviene una seconda conversione, questa volta al contrario: l'inverter trasforma la tensione continua in uscita dalla batteria in corrente alternata “pulita” che va ad alimentare i dispositivi collegati. Nel caso mancasse la corrente il tempo di intervento (periodo di tempo tra il blackout, quindi assenza di tensione e l'intervento del UPS) risulta quindi praticamente nullo.